Psicoterapia
La psicoterapia è una pratica terapeutica della psicologia clinica, che si occupa della cura di vari disturbi psicopatologici della psiche di natura ed entità diversa, che vanno dal modesto disadattamento e disagio personale fino alla sintomatologia grave, e che possono manifestarsi in sintomi nevrotici oppure psicotici tali da nuocere al benessere di una persona arrivando ad ostacolarne lo sviluppo e causando una significativa disabilità nella vita dell’individuo.
Etimologicamente la parola psicoterapia significa “cura dell’anima” ed è quello che durante il percorso psicoterapeutico si cerca di realizzare attraverso svariati strumenti che vanno dal colloquio, all’analisi interiore, al confronto, alla relazione, con l’obiettivo specifico di attivare un processo di cambiamento e rendere così cosciente l’individuo dei propri processi psicologici dai quali dipende il proprio malessere o lo stile di vita inadeguato, e connotati spesso da sintomi come ansia, depressione, fobie, attacchi di panico, somatizzazioni, abuso di sostanze, disturbi alimentari ecc.
Ricorrere a un percorso di psicoterapia rappresenta un’opportunità per ciascun individuo, grazie alla possibilità di modificare il proprio atteggiamento cosciente e prendendosi cura di se stesso e della propria anima con coraggio e dedizione, è possibile attivare dentro di lui un cammino di consapevolezza.
Il modello a cui ci si riferisce è quello Psicodinamico Junghiano, che spiega i fenomeni mentali come il risultato di un conflitto. Esso deriva da forze inconsce che cercano di manifestarsi e richiedono un costante controllo da parte di forze opposte che ne impediscono l’espressione.
In questo tipo di percorso viene data molta importanza al periodo infantile dato che gli schemi formatasi in quell’ età persistono nella vita adulta: sin dall’infanzia, infatti, certe specifiche modalità di relazionarsi con gli altri vengono interiorizzate e sono espresse automaticamente e inconsciamente come parte del carattere dell’individuo.
La dott.ssa Paola Carleo si occupa anche di desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari (E.M.D.R.).
L’E.M.D.R. è una particolare e importante tecnica di psicoterapia ed è utilizzata in particolare per elaborare psicologicamente esperienze traumatiche di diverso genere, offrendo così alla psicoterapia una modalità innovativa di comprensione della patologia e, quindi, di intervento. L’EMDR è un approccio complesso ma ben strutturato che può essere integrato nei programmi terapeutici aumentandone l’efficacia. Considera tutti gli aspetti di un’esperienza stressante o traumatica, sia quelli cognitivi ed emotivi che quelli comportamentali e neurofisiologici. Questa metodologia utilizza i movimenti oculari o altre forme di stimolazione alternata destro/sinistra, per ristabilire l’equilibrio eccitatorio/inibitorio, provocando così una migliore comunicazione tra gli emisferi cerebrali. Si basa su un processo neurofisiologico naturale, legato all’elaborazione accelerata dell’informazione.
Traumi, violenze, lutti, a volte difficili da elaborare se non opportunamente sostenuti e supportati da professionisti, possono in realtà essere maggiormente e più facilmente compresi e superati grazie alla tecnica dell’E.M.D.R., che utilizzando i movimenti oculari modifica l’intensità e la qualità delle emozioni connesse con tali eventi di vita in modo che risultino più adeguate per il soggetto grazie alla liberazione delle emozioni negative e l’attivazione di un processo di apprendimento, adeguatamente integrato e disponibile per usi futuri.
L’EMDR è usato fondamentalmente per accedere, neutralizzare e portare a una risoluzione adattiva i ricordi di esperienze traumatiche che sono alla base di disturbi psicologici attuali del paziente.
Queste esperienze traumatiche possono consistere in piccoli e/o grandi traumi nell’età dello sviluppo, eventi stressanti nell’ambito delle esperienze di vita comuni ad esempio lutti, malattia cronica, eventi stressanti al di fuori dell’esperienza umana consueta quali ad esempio terremoti, violenze ecc.